Quello che pubblichiamo oggi non è un guestpost come gli altri.
E’ scritto da un gruppo di veri ArcheoKids, ovvero dai ragazzi della classe V C della Scuola Primaria “Dante Alighieri” di Piombino (LI), che devono alla convizione della loro insegnante Eleonora questa esperienza a diretto contatto con l’archeologia.
E da quello che dicono pare proprio che non la dimenticheranno!
Lunedì 6 ottobre 2014 abbiamo vissuto un’esperienza davvero unica e speciale: stiamo parlando della visita agli scavi archeologici di Vignale, vicino a Riotorto!
Ci hanno accolto il professor Zanini, Elisabetta e i ragazzi della loro equipe: Nina, Alessandro, Elisa, Francesco, Martina, Amanda e…. un nano! Ma cosa ci fa un nano di terracotta in uno scavo archeologico? È il loro portafortuna e non solo: protegge gli scavi, guida e consiglia gli archeologi nel loro lavoro… È un piccolo pensatore e, come gli studiosi, fa ipotesi e riflette molto, per cercare di scoprire la storia del nostro passato.
Insieme a Nina ed Elisa, abbiamo visitato gli scavi: con l’aiuto di una pianta del sito, abbiamo scoperto che, quelli che sembravano solo “sassi”, erano in realtà resti di antichi insediamenti. Abbiamo osservato una strada, delle stalle, delle stanze da letto, la pavimentazione di un cortile, una piccola terma… Ora sappiamo che, in epoca etrusca, a Vignale c’era una fattoria che, nel periodo romano è stata ristrutturata e trasformata in una villa.
Il proprietario, un liberto di nome Marco Fulvio Antioco (come testimoniato da una scritta abbreviata ritrovata su un “bollo”) produceva, vicino alla sua casa, mattoni e anfore, usando l’argilla che era molto abbondante nei dintorni. Negli anni si era arricchito commerciando con la capitale; i suoi prodotti venivano trasportati fino a Roma lungo la Via Aurelia, che passava proprio accanto alla sua proprietà.
Successivamente, nello stesso luogo, è stata costruita una “mansio”, nome latino che indica una stazione di posta ovvero una specie di antico “autogrill”…!
Lungo le strade romane erano numerose le “mansiones”, dove i viaggiatori facevano una sosta per riposarsi, lavarsi, nutrirsi e dormire; intanto qualcuno si prendeva cura dei cavalli, che venivano fatti riposare nelle stalle.
Dopo un breve intervallo per la colazione, siamo stati divisi in quattro gruppi e abbiamo scoperto come si svolge il lavoro degli archeologi!
Si inizia con la ricognizione: su un terreno arato, si cercano e si raccolgono i vari reperti che affiorano in superficie; una volta analizzati, si valuta se è il caso di procedere allo scavo.
Reperiti i fondi, inizia lo scavo vero e proprio: con una piccola cazzuola, scope, pennelli, palette, secchi e soprattutto una pazienza senza limiti, gli archeologi tolgono sassi, terra e polvere, per riportare alla luce ciò che il tempo ha nascosto.
Terminata la fase di scavo, è necessario fotografare ciò che è “saltato fuori” e misurare il perimetro dei resti. Per fare questo, gli archeologi usano uno strumento chiamato teodolite (per gli amici TEO!) che, insieme ad un’asta detta “palina”, produce un raggio laser invisibile, che misura le dimensioni dei muri. I dati ricavati vengono poi inseriti in un computer che, grazie ad un programma specifico, disegna la pianta del sito archeologico.
Arriva poi il momento di occuparsi dei reperti che, una volta divisi per tipologia e materiale, vengono puliti, lavati (tranne le ossa) e catalogati.
Tutti i dati raccolti vengono attentamente studiati e analizzati; in questo modo gli archeologi possono dare un senso a ciò che hanno trovato, contribuendo a ricostruire la storia del nostro passato e del nostro territorio.
Partecipare attivamente a un vero scavo archeologico è stata un’esperienza eccezionale, emozionante, coinvolgente e davvero unica!!!
Gli alunni e le insegnanti della classe V C della Scuola Primaria “Dante Alighieri” di Piombino ringraziano di cuore il professor Enrico Zanini, la dottoressa Elisabetta Giorgi e tutti i ragazzi della loro equipe per la calorosa accoglienza, l’eccezionale disponibilità, la simpatia e per aver condiviso con noi la loro professionalità, l’amore e la passione per il loro lavoro!
Mattia, Mario, Asia, Mohammed, Faisal, Alessio, Alessia, Caterina, Pietro, Federica, Vincenzo, Alice, Raffaele, Maria, Alejandro, Morena, Elisa, Chiara, Isabel, Raoul, Aurora
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