Grandi libri per piccoli archeologi

Le Metamorfosi di Ovidio

L’eco – quello strano fenomeno acustico per cui se gridiamo “Voglio volare!!!” stando di fronte ad un’alta montagna, il suono torna indietro e lo sentiamo riecheggiare per un po’ nelle nostre orecchie (“volare volare volare…”) – un tempo non era quello che è oggi: un suono ripetuto e sempre uguale a se stesso, che pian piano si spegne e scompare. Ma era una ninfa, bella e felice, che viveva nei boschi e amava tanto chiacchierare, così tanto che Giove, quel birbante di un dio, pensò di approfittarne per tenere occupata sua moglie, la gelosa Giunone, mentre lui correva dietro a ninfe e fanciulle.
Giunone scoprì l’inganno e punì Eco in modo impietoso: privandola della voce e costringendola a ripetere le ultime parole di quelle che avrebbe sentito da quel momento in poi pronunciare. E quando Eco si innamorò, non ricambiata, del bel Narciso, per la disperazione si dissolse nell’aria e di lei rimase, imprigionata da qualche parte tra le rocce, solo una voce. E che dire dei gabbiani che, soprattutto nelle giornate d’inverno, vediamo sfrecciare sulla superficie dell’acqua del mare per afferrare al balzo qualche pesce di cui nutrirsi: questi uccelli un tempo non esistevano, ma quando la regina Alcione, disperata per la morte del marito Ceíce, tentò di tuffarsi in acqua per raggiungere il suo corpo, gli dèi ne ebbero pietà e allora trasformarono i corpi dei due sposi in pennuti dalle ali bianche mai visti prima sulla terra.
Ci sono sette giorni nel cuore dell’inverno, in cui non spira un alito di vento, i marinai li chiamano i giorni dell’Alcione. In questi giorni si schiudono le uova dei gabbiani. È il re dei venti Eolo a volere così, perché i suoi nipoti appena nati siano al sicuro.
E ancora il ragno, quell’orrido animale che trova ospitalità solo nelle case vecchie e abbandonate e che tutti noi staniamo senza pietà dagli angoli delle nostre dimore, un tempo era una fanciulla abilissima nel tessere che fu trasformata in un essere ripugnante dalla dea Minerva, indispettita dalla sfacciataggine e bravura della ragazza. Eco, Narciso, Alcione, Aracne, e ancora Dafne, Proserpina, Filomene e Bauci, Ippomene e Atalanta, sono solo alcuni dei protagonisti delle quattordici storie di trasformazione e rinascita, le metamorfosi appunto, raccontate da Laura Russo e Irene Scarpati in una riedizione dell’adattamento per ragazzi del celebre poema di Ovidio Le Metamorfosi, edito da laNuovafrontiera junior (collana “Classici illustrati”), con le illustrazioni di Elisa Mantoni. Suscitano tenerezza, a volte rabbia, altre volte ancora strappano un sorriso questi dèi che proprio non vogliono saperne di starsene lassù sulla cima dell’Olimpo a godersi l’immortalità e la serenità celeste. E invece, spesso e volentieri, si mischiano agli umani e sulla Terra scendono per amore o vendetta, per ristabilire l’ordine laddove regna il caos e la distruzione o per mettere alla prova la fedeltà degli uomini. Come se, in qualche modo, l’eternità apparisse ai loro occhi come una infinita e monotona condizione esistenziale che solo il contatto con ciò che è terreno e quindi mortale può vivacizzare e rendere più accettabile, anche a costo di procurare o procacciarsi guai e dolore. Queste storie, vecchie di secoli eppure dal fascino sempre attuale, complicatissime e dagli intrecci labirintici, piacciono tanto ai bambini perché mescolano sapientemente la dimensione del mostruoso e della fantasia – che tanto cattura perché assai spesso sconfina nel proibito – con la realtà delle emozioni e dei sentimenti (la paura, la rabbia, l’amore, la vendetta, la riconoscenza) di cui ancora non sono in grado di cogliere la complessità, ma che già fanno abbondantemente parte del loro vissuto quotidiano. Il concetto stesso di metamorfosi – assai spesso nel libro associato al passaggio da una condizione umana ad una animale o vegetale – si presta, nel dialogo/scambio adulto-bambino ad una riflessione profonda sul senso della vita e della morte: ciò che muore, uomo pianta o animale, si trasforma in qualcos’altro, ma soggetti al cambiamento sono anche i nostri sentimenti, positivi o negativi che essi siano. E non è detto che a volte la trasformazione non sia una benedizione, come nel caso dei due anziani Filomene e Bauci, mutati da Giove, dopo la morte che li coglie nello stesso istante, in due magnifici alberi posti a guardia di un tempio. La narrazione scorre incalzante e piacevole, quanto basta per tenere avvinta l’attenzione dei piccoli lettori che – facile prevederlo – saranno dopo la prima storia colti dal desiderio di conoscere la seconda e poi la terza, fino alla fine. Colorate, allegre, dalle linee morbide e i colori vivaci, sono le illustrazioni di Elisa Mantoni – libraia presso la libreria Miranfù di Trani – che si prestano ad un doppio registro narrativo: tavole a contorno del testo o strumenti narranti essi stessi, per raccontare figure e personaggi a bambini di pochi anni, facilmente attratti da animali, alberi e uomini e donne sognanti dalle guance cuoriformi. E che dire delle mappe mitologiche a fine libro? C’è da perdere la testa e il tempo a rintracciare tutti gli dèi e i protagonisti delle storie, soffermandosi sui particolari o sugli strani attributi di ciascuno, o i luoghi in cui le metamorfosi si sono consumate. Un libro nel libro. Un libro che dischiude un mondo: quello della mitologia greca. E i miti ci aiutano da sempre a capire un po’ come siamo fatti dentro, un percorso di conoscenza lungo e tormentato che parte sin dall’infanzia. Come scrive Giuseppe Zanetto nel libro In Grecia (qui recensito da Francesco qualche tempo fa):
Nella Grecia ritrovi te stesso: il tuo passato, la tua coscienza. I miti greci raccontano le cose che tutti noi abbiamo dentro, nel cervello e nel cuore.

Le Metamorfosi di Ovidio

Book Cover: Le Metamorfosi di Ovidio
Editions:Paperback: € 16,00
ISBN: 978-88-98519-38-5
Pages: 128

Dal raffinato capolavoro di Ovidio quattordici storie mitologiche di trasformazioni e di rinascite - da Aracne ad Adone, da Proserpina ad Eco -scelte e raccontate ai ragazzi da Laura Russo e Irene Scarpati con le illustrazioni di Elisa Mantoni. L'audacia e l'incoscienza degli uomini, le spietate vendette degli dei, l'amore che lega gli uni agli altri, il gioco beffardo del destino: questi miti non smetteranno mai di affascinarci. Età di lettura: da 7 anni.

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Publisher: laNuovafrontierajunior
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