Simebooks, nata da un’idea del fotografo Giovanni Simeone, fondatore dell’agenzia fotografica Simephoto, è una casa editrice specializzata in editoria di viaggio, turismo e cucina. Tra le pubblicazioni, anche libri per bambini: volumi illustrati che offrono la possibilità di scoprire monumenti, tradizioni e costumi di città e regioni d’Italia.
I punti di forza di queste miniguide – a mio avviso – sono due: testi brevi e dal forte taglio divulgativo e un ricco apparato grafico e fotografico. Lo scopo non è tanto quello di racchiudere, nello spazio di poche pagine, il racconto storico e culturale di un intero territorio, cosa tra l’altro impossibile.
Ma di incuriosire, stuzzicare l’interesse, rendere il piccolo lettore consapevole della ricchezza storica, naturalistica, etnografica e archeologica di regioni e città d’Italia che tutto il mondo ci invidia.
Un invito al viaggio, insomma, della mente ancor prima che reale.
Tra i testi sinora pubblicati, ve ne consiglio due.
Il primo My mini Puglia. Alla scoperta della regione dei trulli, dei castelli e dei due mari di William Dello Russo, con illustrazioni di Camilla Pintonato, è interamente dedicato al tacco del nostro lungo stivale: la Puglia. Un specie di mini-sussidiario, ma molto più colorato e divertente.
Si comincia da alcuni dati: i monti più alti, i fiumi, il numero di abitanti, le città capoluogo di provincia, ecc. e si prosegue dal Gargano fino all’estrema punta della regione attraverso una carrellata di curiosità, notizie storiche, monumenti, leggende, feste e piatti tipici che svelano i mille volti di una terra antica e generosa, multiforme e sorprendente.
E nelle pagine non trovano spazio sono quelli che sono universalmente riconosciuti come i simboli della Puglia: Castel del Monte, i trulli di Alberobello, gli Ori di Taranto o le cattedrali romaniche.
Ma c’è molto di più. Lo sapevate ad esempio che nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco sono state ritrovate delle pitture preistoriche che dimostrano che qui vivevano, tantissimo tempo fai, i cervi? O che, secondo la leggenda, furono dei diavoli alati ad aiutare lo scienziato Matteo Tafuri a costruire il campanile della chiesa di Soleto? Sfogliando il libro e perdendosi tra i mille colori della Puglia si scopre questo e molto altro ancora, per poi finire a tavola a gustare mozzarelle, friselle e orecchiette con le cime di rapa. E cos’altro se no?
Curiosità: il libro è disponibile con due diverse copertine. L’una con Castel del Monte e l’altra con le cosiddette “Due sorelle”, i faraglioni che si trovano al largo della costa salentina vicino Torre dell’Orso.
Secondo consiglio, altra regione.
La Sicilia antica. Guida archeologica per ragazzi, con testi sempre di William Dello Russo e illustrazioni di Lucia Araldi. In questo caso le illustrazioni si espandono e con esse le visuali che tentano di racchiudere, e i testi si focalizzano su alcuni dei monumenti e siti archeologici più noti della Sicilia: il teatro di Taormina, l’isola di Ortigia, la Valle dei Templi di Agrigento, l’acropoli di Selinunte, il tempio di Segesta, la villa romana di Piazza Armerina. Una sorta di tour archeologico alla scoperta di una terra che è un crogiolo di popoli e culture ma che, soprattutto nei secoli della colonizzazione greca, conobbe un rigoglio e uno splendore culturale ben testimoniati dai numerosi edifici d’epoca classica ancora oggi visitabili. Non è un caso che alcuni di essi, come la Valle dei Templi di Agrigento, Siracusa e la romana Villa del Casale, siano oggi Patrimonio dell’Unesco.
Non manca il riferimento ad alcune opere e sculture assai famose e a cui anche è indissolubilmente legata la fama della Sicilia in tutto il mondo: il Satiro danzante di Mazzara del Vallo, l’Efebo di Mozia, la Dea di Morgantina.
Più che da leggere, questa guida sulla Sicilia archeologica è un libro da guardare: le grandi tavole, dalle tonalità pastello, riportano alla mente i colori della terra, del mare, dei tramonti, dei campi della Sicilia. Sono intrise di una vaga sensazione di nostalgia e di quel senso di quiete che ti coglie quando, seduto sulle gradinate del teatro di Taormina, miri l’orizzonte con l’Etna
sullo sfondo.
E allora pensare di condividere, sia pure per pochi minuti, quella vista con uomini e donne di 2500 anni fa ti fa sentire parte di un tutto che ti comprende e trascende.
Non ci credete? Andate in Sicilia e capirete. Ma intanto date inizio al viaggio con le guide Simebooks.
My Mini Puglia
Alla scoperta della regione dei trulli, dei castelli e dei due mari
Da Bari a Lecce, dal Gargano a Taranto, un libro illustrato tutto da sfogliare, per compiere un viaggio avventuroso attraverso trulli e chiese bianchissime, feste scoppiettanti e oggetti fatti a mano, leggende di sirene e naufragi, spiagge da sogno e cibi da leccarsi i baffi. La regione viene presentata ai bambini nei suoi aspetti più affascinanti e singolari in 13 capitoli: La natura, Animali e piante, Storia, Leggende e misteri, Bari, Castelli e torri, Borghi, Masserie e trulli, Lecce, Chiese e cripte, Fatto a mano, Facciamo festa!, Tutti a tavola! Con la mappa della Puglia inclusa.
Aggiungi il libro al tuo scaffale!
Se acquisti il libro cliccando sul pulsante qui sotto aiuterai a sostenere il nostro lavoro. Riceveremo una commissione da Amazon che non inciderà sul prezzo di vendita.
La Sicilia antica
Lo sapevi che il tempio di Atena a Siracusa è nascosto dentro il Duomo e che nel teatro di Taormina hanno combattuto i gladiatori?
E sapevi che nel Museo archeologico di Agrigento c’è un altissimo gigante di pietra? E che a Piazza Armerina puoi osservare tanti animali selvaggi realizzati a mosaico?
Questa guida contiene queste e tante altre curiosità e ti servirà per viaggiare alla scoperta dei siti archeologici più sensazionali della Sicilia!
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Mi chiamo Giovanna e vivo in Puglia. Ho sempre avuto le idee molto chiare: a 8 anni sapevo già che avrei fatto l’archeologa. Per anni mi sono divisa tra gli scavi e montagne di mattoni, tegole e coppi. Chissà, forse sono fatta un po’ di argilla…
Poi, ho capito che dovevo raccontare l’archeologia ai bambini e dare un senso, una prospettiva al mio lavoro. E allora ho scoperto una cosa fondamentale: le storie sono l’unica cosa che ci lega al passato e al futuro e che nessuno potrà mai portarci via.
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