Grandi libri per piccoli archeologi

Alla corsa delle bighe con Iulius

Lucio Vero e la Prasina la mattina
si sono alzati, a caccia di lumache
sono andati. Due le hanno
acchiappate, le altre sono scappate!

Al Circo Massimo, a Roma, una corsa di bighe sta per cominciareGli imperatori Marco Aurelio e Lucio Vero siedono sulla terrazza del palazzo imperiale, in attesa della partenza. I tifosi delle quattro fazioni in gara – la Prasina, la Veneta, l’Albata e la Russata – cantano cori di scherno. 

Nel settore destinato agli spettatori neutrali si trova Iulius, un ragazzo romano di buona famiglia. Le corse delle bighe non sono certo la sua passione, ma quel giorno al Circo Massimo ad assistere alla gara c’è anche lui, insieme agli amici Faustina, Marcus e… a un asino!

Un asino? Sì, un asino! Ma cosa ci fa un asino in mezzo al pubblico al Circo Massimo? Chi ha deciso di portarlo sulle tribune? E soprattutto, perché? La storia di Iulius, dell’asino e della corsa delle bighe è raccontata da Andrea D’Ortenzio e illustrata da Camilla Pintonato nel libro Iulius e la corsa delle bighe volanti

Fonte: Iulius Facebook Page

La penna dell’autore porta i piccoli lettori indietro al II secolo d.C., con l’intento di raccontare alcuni aspetti della vita quotidiana degli antichi romani. In questo caso, la trama ruota tutta intorno alla corsa delle bighe: tifo sfrenato, tranelli, misteri e grande passione portano ad associare la corsa delle bighe al gioco del calcio dei nostri giorni.  

La storia viene raccontata in prima persona da Iulius: avendo vissuto parte della sua vita ad Atene, non segue le corse delle bighe e non tifa nessuna della quattro fazioni. Nei primi capitoli, i lettori scoprono insieme a lui le caratteristiche delle squadre, il successo degli aurighi, il tifo malato di alcuni sostenitori

Ho visto il venditore di olive qui all’angolo, un uomo placido e gentile che i vigiles hanno dovuto bloccare mentre si stava lanciando contro quelli della Russata brandendo un’anfora, come se fosse in battaglia.

Nel proseguo del libro, non essendo tifoso di alcuna squadra, Iulius si trova costretto da Faustina, la sua migliore amica, a recarsi al quartier generale della Prasina – la squadra favorita – con il compito di spiare gli allenamenti dell’auriga e del famoso cavallo Volucro.

Non vi rivelo che cosa scopre Iulius, qual è il ruolo dell’asino e come si conclude la corsa delle bighe. Qui posso solo dire che, lungo il corso della storia, l’autore inserisce molti particolari che riescono a descrivere le abitudini di vita dei romani, tra cui alcune credenze che fanno riferimento alla mitologia greca o alle pratiche divinatorie egizie. Si sofferma su alcuni luoghi della città, come il Circo Massimo, il Colosseo e il Pantheon e fornisce alcune informazioni anche sul commercio e sulla navigazione. Le informazioni contenute nel testo sono approfondite in alcuni box: ad esempio, parlando degli “imperatori tifosi” l’autore riporta che, alla morte del cavallo Volucro, il suo padrone Lucio Vero gli fece costruire una tomba con una statua d’oro.

In breve, a partire dall’argomento principale – la corsa delle bighe – il libro fornisce ai piccoli lettori tutti gli elementi necessari per entrare nella vita degli antichi romani e riflettere sulle similarità e sulle differenze rispetto al mondo contemporaneo.

Il libro, autoprodotto dall’autore e disponibile sia in cartaceo che in ebook anche in versione inglese e spagnola, è promosso attraverso un coloratissimo sito internet e i canali Facebook e Twitter, sempre piuttosto attivi. Leggendo attentamente, ci si accorge che Iulius non è solo un libro, ma un interessante progetto di archeologia per bambini che mette insieme lettura, attività didattiche e laboratori. Alcuni iniziative di questo tipo sono già state tenute, ad esempio presso Explora, il museo dei bambini di Roma, e altri incontri seguiranno prossimamente, come al Museo archeologico di Milano

L’idea dell’autore è quella di sfruttare alcuni spunti presenti nel libro per proporre attività specifiche per le diverse classi: lavori manuali per i più piccoli (dal sito internet è possibile scaricare alcuni disegni presenti nel libro da stampare e colorare), lavori di ricerca per i bambini di terza e quarta e l’approfondimento di argomenti presenti nel programma scolastico per i ragazzi di quinta. 

Dopo aver letto il libro posso dire che l’argomento trattato, il lessico utilizzato e la lunghezza del libro portano a consigliare la lettura di Iulius alle classi quinte. Ciò ovviamente non toglie che alcuni spunti possano essere utilizzati per attività da svolgere con bambini più piccoli. Una lettura autonoma da parte di studenti delle prime classi sembra invece complicata; il potenziale del libro rimarrebbe in gran parte inespresso e sarebbe un peccato.

Sarà interessante vedere come questo progetto riuscirà a svilupparsi in futuro: se Iulius e la corsa delle bighe volanti sarà il primo di una serie; se le attività da svolgere con i bambini riusciranno a giovarsi degli spunti presenti nel testo; se il libro potrà essere utile anche in classe. Sarebbe interessante approfondire alcuni di questi temi insieme ad Andrea D’Ortenzio; ad ogni modo, per il momento noi di Archeokids facciamo un grande in bocca al lupo per il proseguo del progetto.

Iulius e la corsa delle bighe volanti

Book Cover: Iulius e la corsa delle bighe volanti
Editions:Paperback: € 12,99
Pages: 80

"Ave a tutti! Noi antichi romani diciamo così per salutarci: Ave. Mi chiamo Iulius e vivo nell'antica Roma. Venite a scoprire con me quello che mi capitò quando venni a conoscenza del mistero del cavallo Volucro nella corsa di bighe volanti. Fulmini, battaglie, inseguimenti e un pizzico di magia. Per fortuna con me c'erano i miei amici Faustina e Marcus e un asino che... Beh questo dovrete scoprirlo leggendo il libro." Età di lettura: da 6 anni.

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